Glucostop

glucostop
36,50 €

Formato: 60 capsule
Posologia: 1 capsula prima di  pranzo e 1 capsula prima di cena.
Utilizzo: diabete, ipoglicemia, sovrappeso, trigliceridi alti, steatosi epatica (fegato grasso).
Descrizione: Glucostop è indicato nei casi di glicemia alta, cioè quando c’è un’elevata concentrazione di glucosio nel sangue. Il prodotto contiene piante con azione insulino-simile che aiutano il pancreas a riportare la glicemia ai valori fisiologici. Proprio come l’insulina infatti agiscono attivamente sul metabolismo degli zuccheri contribuendo a mantenere il più possibile sotto controllo i valori della glicemia durante tutta la giornata.

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Prodotto indicato per:

Diabete e iperglicemia (glicemia alta)

Glucostop agisce migliorando la digestione degli zuccheri da parte del pancreas e dello stomaco fornendo acido corosolico e polipeptide P, due molecole naturali contenute rispettivamente nelle foglie della pianta asiatica Banaba e nei semi della pianta subtropicale Momordica charantia. Queste molecole sono riconosciute dall’organismo come simili all’insulina che promuove il prelievo del glucosio dal sangue da parte delle cellule per generare energia utile all’organismo riducendone così i livelli nel sangue (*).
Regolando la digestione degli zuccheri e stabilendone la giusta quantità da avere nel sangue, Glucostop è di supporto al controllo del diabete e della glicemia alta.

Colesterolo alto, trigliceridi alti, steatosi epatica (fegato grasso), sovrappeso associati a diabete o glicemia alta

Il fegato è responsabile dell’80% circa del colesterolo presente nel sangue, solo circa il 20% è assunto attraverso l’alimentazione. Il colesterolo endogeno, cioè prodotto dal fegato, viene prodotto a partire dagli zuccheri immessi nell’organismo con l’alimentazione. È quindi evidente come la quantità di zuccheri nel sangue (glicemia) influisca sulla quantità di colesterolo prodotta dal fegato.
Una corretta digestione dei carboidrati e degli zuccheri influenza direttamente la capacità dell’organismo di produrre colesterolo e trigliceridi modificando quindi la quantità di colesterolo totale prodotto. Glucostop aiuta il processo digestivo degli zuccheri che incide direttamente sulla quantità di colesterolo nel sangue, sui valori dei trigliceridi ed eventuale fegato grasso.

(*) Kakuda T., Sakane I., Takihara T., Ozaki Y., Takeuchi H., Kuroyanagi M., Hypoglycemic effect of extracts from Lagerstroemia speciosa L. leaves in genetically diabetic KK-AY mice. Biosci Biotechnol Biochem.1996 Feb;60(2):204-8
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9063966

Componenti Attivi:

Apporto componenti attivi
Contenuto per 2 capsule
Lagestroemia speciosa 300mg
Morus alba 100mg
Momordica charantia 300mg
Panax ginseng
di cui ginsenosidi
100mg
12mg


Lagestroemia speciosa:
La Banaba, Lagerstroemia speciosa, è un albero originario del sud est asiatico che trova il suo hàbitat naturale allo stato spontaneo nelle Filippine, in Malesia, a Taiwan, in Tailandia, in India. La Banaba viene così chiamata nelle Filippine, dove la medicina tradizionale utilizza le foglie di Lagerstroemia speciosa come droga vegetale per le sue proprietà ipoglicemizzanti e contro l'obesità. 

ll principio attivo a cui vengono attribuite tali proprietà ipoglicemizzanti è l'acido corosolico, che rivela un meccanismo d'azione insulino-simile, attivo anche per somministrazione orale, che favorisce l'utilizzo del glucosio da parte delle cellule, tanto da far attribuire il nome di fito-insulina all'acido corosolico. Questa proprietà si è rivelata interessante ed utile in soggetti diabetici non insulino dipendenti, mentre meno efficace è risultata l'azione di questa molecola nel diabete giovanile di tipo I, definito insulino-privo. 

Gli studi clinici hanno evidenziato che l'assunzione di Banaba per sole 4 settimane dà già risultati incoraggianti. Si suppone inoltre che si instauri un meccanismo definito "effetto memoria", che consentirebbe all'organismo di beneficiare dell'azione ipoglicemizzante anche a distanza di un mese dalla sospensione del trattamento. E' importante rilevare che le fluttuazioni dei livelli di zucchero nel sangue stimolano la fame e il desiderio di cibo, specie di dolci, per cui regolando i livelli glicemici si può ipotizzare un miglior controllo dell'alimentazione, che risulterà utile anche per promuovere la perdita di peso. Contestualmente alla riduzione della glicemia, l'acido corosolico inibisce la differenziazione degli adipociti, costituendo un ulteriore aiuto per combattere il sovrappeso. Gli studi hanno riscontrato, parallelamente alla riduzione della glicemia, una diminuzione dei lipidi epatici totali (grassi nel fegato), dovuti probabilmente ad una riduzione nell'accumulo dei trigliceridi, per cui si può supporre una possibile azione riequilibrante sull'assetto lipidico globale. 

Morus alba: l gelso (Morus Alba L.) pianta originaria della Cina (Sang Sheng) e appartenente alla famiglia delle Moraceae, è coltivata anche in Giappone e Corea, da dove si è diffusa in tutto il mondo.La medicina popolare cinese riconosce l’uso del gelso (foglie) come preventivo del diabete. La corteccia della radice del gelso “Sohaku-hi” è usata in alcune formulazioni della medicina orientale giapponese (Kampo). Successivi studi hanno dimostrato che le foglie di gelso mostrano un potente effetto ipoglicemizzante in topi in cui il diabete è stato indotto con streptozotocina. Il meccanismo d’azione è complesso e legato alla presenza di componenti sinergici. Semplificando, le azioni principali sono espresse dalla desossinojirimicina (moranolina), che è presente ad alte concentrazione in tutte le parti della pianta, un potente inibitore della maltasi, sucrasi e trealasi e dall’1,4-dideossi-1,4-imino-D-arabinitolo inibitore dell’a-glucosidasi ed altri enzimi del metabolismo glucidico (isomaltasi, a-mannosidasi). Inoltre la calistegina B2 è particolarmente attiva verso la forma b-glucosidasi e la b-galattosidasi. La calistegina B1 agisce sulla forma a-glucosidasi. 

Momordica charantia: Conosciuta anche come Bitter Melon, la Momordica charantia è una pianta usata da secoli nelle pratiche mediche indiane, cinesi e africane come purgante, nella cura delle epatiti, come stimolante dell'appetito e nel trattamento delle infezioni gastrointestinali. Già in passato si notò che dal frutto essiccato di Momordica charantia si otteneva un estratto dotato di una marcata attività ipoglicemizzante e che, somministrato a soggetti diabetici o con alterazioni del controllo glicemico, dava promettenti risultati in clinica medica.

Questo effetto può essere attribuibile a due principi attivi contenuti nella pianta: la charantina, che rappresenta la frazione cristallina dell'estratto alcolico del frutto, e un polipeptide ottenuto dal frutto e dai semi, chiamato polipeptide P, che ha caratteristiche simili all’insulina. Il trattamento prolungato si è dimostrato efficace e sicuro e ha permesso di ottenere anche ottimi risultati sul controllo delle complicanze diabetiche.            

La momordica è anche un ottimo stimolatore del metabolismo; riattivare il metabolismo è uno dei presupposti per prevenire e combattere il diabete: non a caso la momordica ha, tra i suoi specifici effetti curativi, anche quello di migliorare le attività metaboliche, stimolando il corpo a elaborare meglio i cibi e a utilizzare in modo adeguato i carboidrati, neutralizzando così gli squilibri dell’insulina. I test clinici hanno confermato che già solo 0.5 g di polvere di frutto essiccato di Momordica charantia hanno buoni effetti ipoglicemizzanti

Panax ginseng: I ginsenosidi sembrano favorire la sintesi pancreatica di insulina ed aumentare la produzione di trasportatori del glucosio nel fegato; i panaxani (polisaccaridi) sembrano invece diminuire la sintesi di glucosio a livello epatico ed aumentare il suo utilizzo nei vari tessuti corporei).

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