Colite, gastrite, stipsi cronica, diarrea, gonfiore addominale e se si trattasse di CANDIDA? 

Le problematiche gastrointestinali (colite, gastrite, stipsi e diarrea) colpiscono la stragrande maggioranza delle persone nei paesi evoluti creando non pochi disagi nella vita di tutti i giorni. I trattamenti che di solito vengono usati in questi casi producono risultati scarsi e, quasi sempre, limitati alla riduzione dei sintomi. Raramente si riesce a eliminare il disturbo in maniera definitiva. Forse perché non si riesce ad individuarne le cause?

La candida albicans viene normalmente in tutti gli intestini e gli stomaci sani coadiuvando la normale funzione gastrointestinale, in particolare contribuendo ad una normale digestione dei carboidrati. Questo micororganismo ha però una grande disposizione a mutare, una tendenza che un sistema immunitario in buona funzionalità riesce a tenere sotto controllo.

Quando il sistema immunitario non riesce a mantenere questo controllo la candida Albicans assume una configurazione nella quale non adempie più ai compiti fisiologici ed invece aggredisce i tessuti dello stomaco e dell’intestino che la contengono sensibilizzandoli progressivamente fino a generare colite e gastrite. Inoltre una candida albicans trasformata, in particolare nello stomaco, rende difficoltoso digerire i carboidrati. Questo produce, immediatamente dopo un pasto che li contiene, gonfiore addominale e, in seguito, accumulo di zuccheri difficilmente metabolizzabili che si accumulano come grassi. Questo può generare aumento ponderale di peso, steatosi e incremento dei livelli di colesterolo e trigliceridi. Inoltre una candidosi gastrointestinale produce fino a 80 tipi di tossine diverse, caricando il fegato, stesso sistema linfatico, il tessuto connettivo e la pelle.

Una conseguenza è “l’intasamento” dei linfonodi con conseguente ritenzione idrica nel sistema linfatico che può manifestarsi come gonfiore in qualunque parte del corpo: sotto gli occhi, nelle braccia e nelle spalle, all’altezza dell’addome e, più spesso, nella parte inferiore del corpo.

Il non metabolizzare bene gli zuccheri produce poi una riduzione di energia, quel senso di sentirsi semrpe stanchi, con un bisogno, a volte spasmodico, di consumare fonti di carboidrati: pane, pasta, pizza, schiacciate, dolci.

È chiaro che, essendo la candidosi gastro intestinale una condizione progressiva, non sempre, chi la soffre, manifesta il quadro completo dei sintomi, più spesso si ha una sintomatologia parziale, ma gonfiore, difficoltà di transito intestinale (stipsi, diarrea o anche un’alterazione delle due) e stanchezza non proporzionata all’attività che la persona svolge, si manifesta quasi subito e devono far pensare che potrebbe essere un problema di candidosi intestinale, se poi di manifestano anche altri sintomi del quadro sopra descritto, l’ipotesi della candida come causa prende sempre più consistenza. Questo è un problema che generalmente non è molto considerato e quindi vi sono pochi trattamenti farmacologici per risolverlo. In ogni caso antibiotici, cortisonici e pillola anticoncezionale sono fra le cause più frequenti dell’instaurarsi di questo problema. Ci sono però diverse piante che aiutano ad eliminare la candidosi gastro intestinale. Quando la candidosi è in atto, inoltre, è utile evitare alcuni cibi che la sostengono e la cui assunzione rende il trattamento più complesso. Inoltre, una buona integrazione di integratori deve tener conto dei disagi che la candidosi produce sui tessuti e sulle funzioni digestive.